Dai nei alle lampade abbronzanti, fattori genetici e esposizione al sole. Facciamo chiarezza sui fattori di rischio del melanoma.
È senza dubbio il più importante fattore di rischio ambientale finora identificato dalla ricerca scientifica. Il sole deve quindi essere considerato potenzialmente pericoloso per la nostra pelle. In particolare ad aumentare le probabilità d’insorgenza di melanoma è la quantità e qualità dell’esposizione solare.
È più pericoloso esporsi al sole ad intermittenza (per esempio durante una vacanza al mare o in montagna) rispetto ad un’esposizione duratura e costante (per esempio per motivi lavorativi). Anche l’età gioca un ruolo fondamentale e sono da considerare a maggior rischio i bambini gli adolescenti
Secondo diversi studi il ricorso all’abbronzatura artificiale aumenta il rischio di melanoma (soprattutto se l’uso avviene durante l’adolescenza). Per questo nel 2009 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha incluso l’esposizione ai dispositivi per l’abbronzatura che emettono radiazione UV nel gruppo 1 dei “cancerogeni per gli esseri umani”.
Nel 2011 invece il Ministero della Salute dell’Italia ha preso la decisione di vietare ai minori di 18 anni, alle donne incinte e alle persone con particolari patologie l’utilizzo delle lampade abbronzanti a raggi UV.
Un paziente su dieci ha almeno un familiare di primo grado colpito dalla stessa malattia.
Il rischio di sviluppare un tumore aumenta con il crescere del numero di nevi melanocitici comuni (sia sull’intero corpo che in alcune zone particolari come le braccia). Nelle persone che presentano più di 100 nei il rischio di melanoma è di sei volte superiore rispetto al resto della popolazione.
Il consumo di alcuni alimenti e bevande ha dimostrato di aumentare le probabilità della patologia.
I dati epidemiologici mondiali evidenziano come vi siano individui da considerare ad alto rischio di melanoma. Come per tanti altri tumori l'età avanzata è un fattore di rischio e quindi l'invecchiamento generale della popolazione potrà determinare un aumento del numero di casi. Per quanto riguarda il sesso i tassi d'incidenza sono più elevati tra le femmine fino a 50 anni mentre nelle successive età i maschi risultano i più colpiti.
Inoltre tra i pazienti uomini in età avanzata la prognosi della patologia è più sfavorevole. Infine il melanoma colpisce soprattutto uomini e donne di razza caucasica, ovvero persone che spesso hanno pelle e occhi chiari.
