Uno dei più importanti fattori di rischio del melanoma è rappresentato dall’esposizione eccessiva alla luce solare. Il pericolo è proporzionale alla sensibilità individuale.
La quantità di radiazioni solari ultraviolette che può essere assorbita senza rischi dipende dai “colori” (dei capelli, degli occhi e della cute) della singola persona e dalla sua capacità di abbronzarsi.
Il sole però non deve essere demonizzato. I suoi raggi sono fondamentali, fin dai primi anni di vita, perché aiutano la crescita e favoriscono una corretta formazione delle ossa e dello scheletro. Inoltre stimolano la formazione della vitamina D che consente la produzione di un minerale fondamentale come il calcio. Possono favorire la guarigione di malattie della pelle molto diffuse (come dermatiti e alcune forme di psoriasi) e prevenirle molte altre (tra cui diabete, ipertensione e altre patologie cardiovascolari e osteoporosi).
Infine il sole può essere considerato come un antistress “naturale” perché potenzia la produzione di serotonina detto anche l’“ormone del benessere”.
Bisogna però evitare di esagerare e comunque proteggersi sempre quando ci si espone al sole. L’abbronzatura non è altro che un meccanismo di difesa che l’organismo e la nostra pelle mettono in atto contro il sole. Bisogna seguire alcune semplici regole per evitare scottature e l’insorgenza del melanoma:
• Evitare il più possibile l'esposizione al sole se si ha un fototipo I (capelli biondo-rossi occhi e carnagione chiari e lentiggini) o II (capelli biondo-castani, occhi e carnagione chiari e lentiggini)
• Iniziare ad esporsi gradualmente: in questo modo la pelle può sviluppare una naturale abbronzatura
• Mai esporsi durante le ore centrali della giornata (in particolare dalle 11 alle 16)
• Prestare grande attenzione alla pelle dei più giovani: evitare l'esposizione diretta dei neonati fino a 1 anno e proteggere con appositi indumenti o accessori le parti del corpo più esposte (naso, labbra, orecchie, collo, spalle, cuoio capelluto)
• Attenzione alla scelta della crema solare: deve essere senza profumo, in confezione grande e con etichette ben leggibili. È questo l’”identikit” di un prodotto veramente efficace per prevenire le scottature secondo la SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse). Bisogna poi spalmarla nelle quantità giuste, non meno di 40 grammi ogni ora di esposizione al sole. Le creme possono proteggere dalle ustioni provocate dai raggi ultravioletti ma il rischio oncologico permane. Per prevenire i tumori della pelle come il melanoma è necessario comunque limitare l’esposizione al sole
• La prevenzione dura tutto l’anno e non solo in estate. Anche il primo sole della primavera può essere pericoloso in quanto l’intensità dei raggi solari è uguale ma in compenso la pelle non è ancora “preparata”. Lo stesso vale durante l’inverno in montagna dove la neve può riflettere i raggi solari quattro volte di più rispetto alla sabbia. Quindi se si decide di passare molte ore sotto il sole all’aria aperta bisogna proteggersi con dei prodotti adeguati